abissi

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uniti per sempre

domenica 14 novembre 2010

lettera



Bello è il mare che bagna la costa!!
Sembra un docile essere che chiede coccole dalla terra, immobile e ferma anche nel suo carattere.
E’ l’eterno movimento che lo rende così affascinante, è la sua continua evoluzione che lo rende così misterioso.
Grande è il suo incarico: nascondere all’uomo quante più cose possibili.
Il mare è la veste della terra  e nessuna fantasia umana è così forte da poterla immaginare nuda.
Ma cosa nasconde? Perché?
Sono tante le leggende che si raccontano sui mari, mari che nascondono mostri , mari che risucchiano isole in un lampo, mari che si aprono, mari che si insanguinano.
L’idea di poter meglio conoscere i suoi misteri mi ha spinto a partecipare a numerosi corsi di immersione, non sono serviti che ad apprezzare di più la natura ed a esaurire qualche soldo messo da parte. Non mi è bastato mettere la testa giù per scoprire i suoi segreti né basterà a nessun altro. Il suo potenziale va ben oltre la nostra capacità visiva.
Non esiste migliore vacanza di quella che si fa al mare. E’ da tanti anni ormai che appena possibile, trovo rifugio in una vecchia pensione di una piccola isola. Non è il massimo del comfort, una parete su quattro della stanza  è umida e di colore diverso. E’ la parete più stanca perché tiene a bada le onde del mare e accudisce come una madre le persone che, come me, cercano protezione dall’altra parte di essa.
Avete mai sentito il rumore del mare mentre cercate di addormentarvi? E’ stupendo, non è un rumore ma un vero e proprio sussurro, a volte è come giudice che ti ammonisce, altre è come un amante che ti parla con un filo di voce appena giusto per arrivarti al cuore. Il mare ci parla.
Durante i miei riposi periodici ho sempre cercato di lasciare tutto alle spalle ma alcuni pensieri sono duri ad estinguersi. Te li porti ovunque tu vada, ti accompagnano fino alla morte. Ma i pensieri non sono gli unici bagagli, anche il mare è sempre lo stesso e quello che fai in una parte del mondo, ti viene ricordato e sussurrato dal mare dalla parte opposta.
E’ un miracolo perpetuo che avviene senza alcuna interruzione, è un dialogo fra una coscienza e il mare.
Il dialogo col mare è una magia che ti sconvolge ogni volta, è una interazione fra dimensioni diverse. Spesso mi trovavo in possesso di un cumulo di risposte senza domande o domande senza risposte ma ero certo che prima o poi avrei raggiunto uno stato di equilibro, una intesa perfetta che avrebbe fatto di me non un semplice interlocutore, ma un amico del mare.
Una notte, la più bella notte, i pensieri mi affollarono la mente, mi resero incapace di dormire, di ragionare, di fare qualsiasi altra cosa dettata dalla mia volontà. Mi agitarono, mi violentarono, mi disprezzarono.
L’amico mare bussò con impeto alla parete oramai giallastra fino a far vibrare il letto accostato ad essa.
E cominciò il nostro dialogo.
I pensieri man mano sfollavano la mia mente, delusi come degli invitati che vanno via da un ricevimento mal riuscito.
Quello è stato il nostro ultimo dialogo…….una finestra aperta verso il mare ha fatto di noi un'unica cosa, ora sono parte integrante di esso.
Mi muovo con lui, penso con lui.
Ogni notte, giro per il mondo alla ricerca di una coscienza con cui parlare.

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