abissi

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uniti per sempre

mercoledì 27 giugno 2012

Settimana di ricordi - Zero Assoluto

Sei tu che mi fai morire
Se mi guardi rischio di impazzire
E' una cosa che non è normale
Dimmelo tu cosa devo fare
Sei tu l'unica ragione
Chiodo fisso della mia passione
Ti avvicini ma attenta te
Fai un passo di più e non rispondo di me

Questa sera ti rivedo
Spero che sarà
Quella solita tortura
Che mi segue da
Troppo tempo
E mi sento di mentire a tutto il mondo
Ma sto attento che
Che nessuno si accorga
Di questo sguardo che
Che mi osserva che ti osserva
Nonostante me
E lo sai bene che ti voglio
Ma ho già fatto la mia scelta ormai da tempo

Sei tu che mi fai morire
Se mi guardi rischio di impazzire
E' una cosa che non è normale
Dimmelo tu cosa devo fare
Sei tu l'unica ragione
Chiodo fisso della mia passione
Ti avvicini ma attenta te
Fai un passo di più e non rispondo di me

Ogni volta ti ritrovo qui davanti a me
Mi allontano ma non serve e lo sai anche te
E tu mi piaci e lo sai
Che se insisti forse riuscirai
Ti guardo mi guardi
Un passo ti scansi
Ti guardo non guardi
Dimmi cosa vuoi perché mi tenti senti

Sei tu che mi fai morire
Se mi guardi rischio di impazzire
E' una cosa che non è normale
Dimmelo tu cosa devo fare
Sei tu l'unica ragione
Chiodo fisso della mia passione
Ti avvicini ma attenta te
Fai un passo di più e non rispondo di me

O trovo la forza o mollo
Prendo atto di questo ma sbaglio
Saresti solo una luce da spegnere
Una settimana di ricordi da aggiungere
Da quale parte nascosti dietro un letto
Dimenticati dentro l'ultimo cassetto
Un altro problema da risolvere
che mi fa vincere o perdere

Sei tu che mi fai morire
Se mi guardi rischio di impazzire
E' una cosa che non è normale
Dimmelo tu cosa devo fare
Sei tu l'unica ragione
Chiodo fisso della mia passione
Ti avvicini ma attenta te
Fai un passo di più e non rispondo di me
sono  proprio stanca di vivere una vita che non fa piu' parte di me ,
stanca di dover sorridere anche se non ne ho voglia stanca di stare con una persona che non mi rispetta ....anzi ...oltre me ...forse dovrebbe pensare  a sua figli ma .....
non è cosi' ...lui pensa egoisticamente a se .
ma il problema è solo mio a lui che gli frega ....sfasciare una famiglia per il mio .
bene ........non potrei mai ....
quindi  giorno dopo giorno son qui a spofondare ...e prima o poi non avro' piu' nulla dove tenermi e  mi lasciero sprofondare .....

venerdì 8 giugno 2012

 C’è un Comandamento non scritto ma che dovrebbe essere regola morale ed è: “Non nominare il nome di Amore invano

 C’è una grande differenza tra conoscere il cammino e percorrerlo.” –

Bisognerà finirla prima o poi con il caso. Non so se ci sia un fine, ma ci deve essere una decisione, è necessario che tu decida. Deciditi! Ora il tempo siamo noi. Non solo la città intera, adesso è il mondo intero che prende parte alla nostra decisione. Ora noi due siamo più che due solamente, ora noi incarniamo qualcosa. Ed eccoci sulla piazza del popolo, siamo qui tutti e due e l’intera piazza è piena di gente che si augura la stessa cosa che ci auguriamo noi. Decidiamo noi il gioco per tutti. Adesso o mai più. Tu hai bisogno di me, tu avrai bisogno di me. Non c’è storia più grande della nostra, quella mia e tua, Quella dell’Uomo e della Donna. Sarà una storia di giganti, invisibili, riproducibili; sarà una storia di nuovi progenitori. Guarda i miei occhi, sono l’immagine della necessità, del futuro di tutti sulla piazza. La notte scorsa ho sognato qualcuno, uno sconosciuto, il mio uomo. Soltanto con lui potevo essere Sola e aprirmi a lui, aprirmi tutta, tutta sua, farlo entrare dentro di me tutto intero, avvolgerlo con il labirinto della comune beatitudine. E io lo so, sei tu quello…

l’amore è una pazzia temporanea, erutta come un vulcano e poi si placa, e quando accade bisogna prendere una decisione. devi capire se le vostre radici si sono intrecciate al punto da rendere inconcepibile una separazione.
Perchè questo è l’amore.

Non è l’ardore, l’eccitazione, le imperiture promesse d’eterna passione, il desiderio di accoppiarsi in ogni minuto del giorno. Non è restare sveglia la notte a immaginare che lui baci ogni angolo del tuo corpo. No, non arrossire, ti sto dicendo qualche verità.Questo è semplicemente essere “innamorati”. una cosa che sa fare qualunque sciocco.L’amore è ciò che resta quando l’innamorato si è bruciato; ed è sia un arte sia un caso fortunato.Ci sono radici che si protendono sottoterra l’una verso l’altra e quando i bei fiori cadono si scopre che si è un albero solo, non due. Ma volte i petali cadono senza che le radici si siano intrecciate…

a vera follia è fare finta di essere felici, fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita, tutti i desideri, le speranze, tutte le gioie, le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono lì davanti a te, puoi riprenderti tutto!

Paradiso e inferno sono nelle tue mani.

Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell’aldilà e fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un’occhiata anche all’inferno.
Un angelo lo accontentò.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt’intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà.
«Com’è possibile?» chiese il samurai alla sua guida.
«Con tutto quel ben di Dio davanti!».
«Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all’estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca».
Il coraggioso samurai rabbrividì.
Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti.
Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa.
Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno!
Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi.
Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca.
C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia.
«Ma com’è possibile?», chiese stupito il coraggioso samurai.
L’angelo sorrise: «All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino».
Paradiso e inferno sono nelle tue mani.
Oggi.


FRAMMENTI D’ANIME – 
“Guardava i suoi occhi già in viaggio, già persi all’orizzonte oltre la strada, già fuori dalla soglia degli oggi…guardava i suoi occhi in cui era già domani.
Dentro il silenzio delle parole che lei stava pronunciando e che non riusciva a superare la barriera dei suoi pensieri raggelati, percepiva l’assenza rivestita di veli effimeri.
Lei parlava porgendogli mani e parole in elemosina, ma non gli occhi…si avvicinava come avvolta di nebbia e la sua mano piano posava sul suo braccio…lui ne sentiva il peso di piombo e di piuma.
La luce livida di un tramonto di attesa dipingeva i vetri con dita di nuvole. Immobili. Gonfie.
Si staccò da lei. Non credeva di potercela fare.
Aprì lui quella porta che lei esitava a varcare col corpo opponendo barriere di parole. Aprì lui quella porta e si mise sulla soglia. In attesa.
E poi i suoi passi presero il ritmo della pioggia…
Allontanandosi”
i possono dire tante parole sull’amore, e tanto è stato scritto, ma il poema più bello è quel TI AMO pronunciato dalle labbra di chi si ama…
L’amore, questa meta che tutti si ambisce vivere, ricevere, questo amore, così aereo eppure concreto, così sincero da non riuscire a fingere o a nascondersi.
L’amore che dà tutto senza chiedere, l’amore che non si può imporre e pretendere perché è come una farfalla che si posa dove vuole…
L’amore che sceglie, l’amore che sorprende quando non te lo aspetti e non lo chiami.
L’amore che non è possesso, non è equivoco, non è egoismo e che si compie nel darsi e dare l’uno all’altro.
L’amore che è guardarsi negli occhi e sfiorarsi l’anima sulle labbra nell’infinito istante che precede un bacio.
L’amore che solo se è amore e sceglie libero, è…”

Marquee - Due

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Tag - Phantom of the Opera

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lunedì 4 giugno 2012

                                                                                     Dove le parole finiscono, inizia la musica.                                                                                                                        
         Dove le parole finiscono, inizia la musica.                                                                                                                                                          

                  

Mettersi un sorriso sul volto è inutile.. Se il cuore piange..

A ridere si rischia di apparire pazzi...
A piangere si rischia
di apparire sentimentali..
A cercare gli altri si rischia
di rimanere coinvolti...
A esprimere i propri sentimenti
si rischia di essere respinti...
A esporre i propri sogni di fronte
a tutti si rischia il ridicolo...
A continuare pur con pronostici sfavorevoli,
si rischia la sconfitta...
Ad amare si rischia di non
essere corrisposti...
Ma bisogna saper correre dei rischi...
perchè il rischio più grande nella vita.