abissi

abissi
uniti per sempre

lunedì 5 gennaio 2015

Si riconosce, una persona ferita. Si riconosce, insicura tra la folla. Più lenta degli altri, più attenta degli altri. Con gli occhi persi, in un mondo che chissà se, dove e quando.La riconosci, quando parla. Con quella dolcezza un po’ rovinata, sciupata, stanca, quell’arrendevolezza tra le labbra e una flebile speranza negli occhi. Non lo diresti mai che spera da impazzire, che crede ancora nel mondo, e nelle cose, e nelle persone, anche quelle da buttare. Anche se un po’ si nasconde. E non riesce a pensare che qualcuno la possa amare, che qualcuno possa restare. Aspetta. Aspetta il momento in cui finirà tutto quanto. Aspetta per non spezzarsi ancora una volta. Perché aspettarsi il peggio è meglio che riceverlo dritto in faccia, all’improvviso. Tu non lo diresti mai, ma ama ancora forte, forte da morire

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